Virkon e ipoclorito a confronto

L'ipoclorito (comunemente conosciuto nella sua forma di varechina e candeggina) è un noto biocida ad ampio spettro d'azione utilizzato da sempre. Tuttavia alcuni aspetti critici, legati alla performance e alla composizione chimica dell'ipoclorito, sono motivo di preoccupazione:

·         L'ipoclorito diventa rapidamente inattivo a contatto con materiale organico;

·         Le soluzioni di ipoclorito comunemente in uso sono instabili e si deteriorano rapidamente;

·         La durata delle soluzioni di ipoclorito è variabile;

·         Le soluzioni di ipoclorito possono dimostrarsi altamente corrosive sulle superfici metalliche e hanno effetti deterioranti su altri materiali, come i rivestimenti in silicone;

·         Le soluzioni di ipoclorito possono avere conseguenze negative sulla sicurezza, la salute e l'ambiente.

A differenza del Virkon, l'ipoclorito diventa rapidamente inattivo a contatto con materiale organico (la sporcizia). In altre parole, non funziona sulle superfici "sporche" e la sua efficacia biocida è assicurata solo se le superfici sono state previamente pulite. Quindi una fase di pulizia prima dell'utilizzo del prodotto è essenziale. Inoltre le soluzioni di ipoclorito non possono essere usate congiuntamente con detergenti tensioattivi cationici.

L'ipoclorito agisce immediatamente, ma le soluzioni comunemente in uso sono instabili e si deteriorano rapidamente anche a temperatura ambiente. Di conseguenza il livello di principi attivi in un determinato momento non è mai certo e l'efficacia biocida è, quindi, non prevedibile. Un'ampia gamma di soluzioni diluite viene generalmente raccomandata in funzione di uno specifico utilizzo e ciò può provocare confusione, quando si considera il livello di principi attivi necessari per una determinata operazione di disinfezione. Ad esempio, sono necessari 10.000 ppm di cloro per le fuoriuscite di sangue e 1.000 ppm per la pulizia generica di un ambiente clinico. Invece le soluzioni di Virkon all'1% rimangono stabili fino a cinque giorni (l'attività può essere controllata dal grado di  sbiadimento del colore della soluzione) e possono essere utilizzate anche su superfici sporche e in una grande varietà di possibili condizioni, senza modificare la percentuale di soluzione.

Dato che Virkon è una polvere, può essere applicato direttamente sulle fuoriuscita di fluidi corporei per assorbirli e renderli non nocivi (dal punto di vista infettivo) senza interromperne la fuoriuscita stessa. Infatti, interrompere la fuoriuscita prima che i patogeni vengano eliminati non è una pratica raccomandata, perché può provocare la diffusione di infezioni e malattie. Ciò non sarebbe possibile utilizzando l'ipoclorito dal momento che la sua applicazione prevede una fase di pulizia prima dell'uso, che potrebbe dunque causare la dispersione dei patogeni.

Dato che le soluzioni di ipoclorito sono instabili, il livello di principi attivi presenti in un dato momento dipende dal tempo trascorso tra la produzione dell'ipoclorito ed il suo utilizzo oltre che dalle vicissitudine subite dal lotto durante questo lasso di tempo. Il fatto che la durata delle soluzioni sia variabile è causa di molti problemi per i fornitori di ipoclorito ed altri prodotti volatili a base di cloro in Europa, poiché la Direttiva Europea sui prodotti biocidi (Direttiva 98/8/EC) esige che la durata del prodotto venga accuratamente riportata nelle diverse formulazioni biocide. Per garantire l'efficacia del prodotto, la durata di alcuni biocidi potrebbe ridursi notevolmente. Dal momento che Virkon è imballato in modo sicuro e si trova in stato solido, la sua durata è assicurata.

Un altro aspetto critico nell'utilizzo dell'ipoclorito come biocida è la sua scarsa compatibilità coi materiali. Le soluzioni di ipoclorito possono essere altamente corrosive sulle superfici metalliche, soprattutto quando i materiali sono composti da metalli diversi a contatto fra loro. L'ipoclorito ha effetti negativi anche su altri materiali presenti comunemente in molti impianti industriali, ospedalieri e di laboratorio, come i rivestimenti in silicone. La sua capacità di deteriorare prodotti tessili, tessuti e tinture è ben documentata. Virkon risulta molto più compatibile a contatto con materiali diversi ed è stato utilizzato su tappezzerie e tappeti senza provocare alcun danno.

A seconda del processo di produzione, le soluzioni di ipoclorito possono contenere tracce di mercurio. Queste soluzioni sono irritanti e difficili da utilizzare. Inoltre, le soluzioni di ipoclorito, quando diventano acide (quando, ad esempio, vengono utilizzate sulle fuoriuscite di urina), possono sprigionare gas cloro. Non solo ciò è molto nocivo per la salute, ma provoca anche la perdita dei principi biocidi dell'ipoclorito. Virkon ha un eccellente profilo si sicurezza e le soluzioni di Virkon all'1% non sono irritanti per gli occhi e la pelle. Inoltre le soluzioni di Virkon non sono sensibilizzanti.

Esistono numerosi problemi ambientali legati all'utilizzo dell'ipoclorito a causa della formazione di AOX (Alogeni organici assorbibili) ed organici clorati in genere. Virkon è eco-compatibile. Non esistono effetti significativi sull'ambiente causati dall'utilizzo di Virkon o dalla reazione dei suoi componenti con l'ambiente.

 

A cura di:

Dr. Vince Croud, Technical Director, Human Health, Antec International Ltd

Traduzione a cura di:

Dott.ssa Sonia Lombardo

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